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"Diario umano" (1934) è l'unico volume pubblicato quando Giovanni Amelotti era in vita, nella collana Scrittori Nuovi diretta dal suo compagno di corso Aldo Capasso, per Emiliano degli Orfini - Genova, nome dietro il quale si celava il genovese Emanuel Gazzo, che ebbe il merito e l'onore di pubblicare nella stessa collana gli esordi poetici di Giorgio Caproni. Le poesie di Amelotti sono l'espressione delle sue letture dei classici, delle contaminazioni dai suoi contemporanei (Ungaretti) e della suggestione di quelle scoperte letterarie che negli anni '30 stavano vivificando il panorama poetico italiano ed europeo (un nome su tutti: Lautréamont).